Ascolta i miei passi
“Prima di giudicare la mia vita
o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.”
Luigi Pirandello

Attraverso l’ascolto di racconti scritti da persone autistiche o dai loro famigliari vogliamo abbattere le barriere tra i cosiddetti “neurotipici” e le persone autistiche; l’intento è di riproporre questa dinamica vincente di sensibilizzazione senza la pretesa di far conoscere l’autismo da un punto di vista clinico ma toccando le “corde” della sensibilità dell’animo umano.
Storie uniche e irripetibili
Queste storie parlano di persone, di come la loro vita è cambiata dopo la diagnosi, di quale è stato il loro percorso, di quali sono i loro sogni e le loro speranze.
Attraverso il racconto potrete immedesimarvi nei loro panni e attraverso l’empatia potrete avvicinarvi e conoscere. Diciotto storie da ascoltare indossando simbolicamente le scarpe di chi le ha scritte.
Esposte troverete le scarpe di bambini che hanno appena ricevuto la diagnosi, scarpe da ginnastica dell’adolescente e che cammina cento, mille volte avanti e indietro per scaricare l’ansia, oppure gigantesche scarpe di un uomo che vorrebbe diventare protagonista della sua vita ma non ce la fa perché è vittima del pregiudizio.
Conoscere e mettersi nei panni degli altri è fondamentale per creare una relazione.
Una mostra itinerante
L’obiettivo di questa mostra è che diventi unica ed itinerante, che sia ospitata da altre associazioni, scuole, comuni e che raccolga il maggior numero di storie, perché sensibilizzare e far conoscere è il modo migliore per abbattere le barriere tra noi e l’autismo.
L’evento è già stato realizzato in:
- 27 comuni di cui 18 in Lombardia, 4 in Sardegna, 3 nel Veneto e 2 in Campania.
- in 15 scuole primarie di primo e secondo grado;
- in 38 scuole secondarie e Istituti professionali;
- presso la casa farmaceutica Pfizer, la ditta Dell Technologies di Milano;
- presso il Carcere di San Vittore a Milano e Monza.
L’obiettivo è quello di divulgare e sensibilizzare sull’autismo il maggior numero di persone.

